Questo è il dolce più conosciuto della cucina elbana tanto che si può comprare confezionato in qualsiasi negozio di alimentari dell'isola. In realtà la vera bontà del dolce si apprezza quando si ha l'occasione di comprarlo in pasticceria, o di farlo a casa seguendo questa ricetta tratta dal libro "L'isola d'Elba in cucina" di Pierangela Pellizza Piras. Per la cottura è possibile utilizzare tre stampi da dolce di carta inseriti in altrettante teglie. Volendo si possono aggiungere all'impasto 50 gr di cedro candito tagliato a dadini. Questa è la versione riese (di Rio nell'Elba) che è quella più diffusa, esiste però anche la versione pomontica (di Pomonte) che non prevede l'uso dell'alchermes ma solamente aleatico, il vino dolce dell'isola d'Elba. - kg 1 di farina bianca (circa)
- gr 500 di zucchero
- gr 200 di uva secca
- gr 300 di frutta secca [grossolanamente] tritata (noci, mandorle, nocciole)
- due bicchieri d'olio
- aleatico quanto basta
- tre bicchierini di alchermes
- una bustina di lievito in polvere
- pinoli
Mettere una parte della farina sulla spianatoia, aggiungervi la bustina di lievito, [lo zucchero meno 4-5 cucchiai,] la frutta secca tritata, l'uva secca ammollata precedentemente in acqua tiepida, l'olio, l'aleatico ed un bicchierino di alchermes. Impastare il tutto unendo la farina che l'impasto assorbirà per diventare omogeneo e morbido. L'impasto deve essere lavorato poco affinché non si indurisca. Ungere una teglia rotonda con olio, foderare il fondo con carta oleata che salga dai bordi della teglia. Ungere anche la carta con olio e versarvi l'impasto. Prima di mettere in forno, coprire l'impasto con pinoli, uva secca, due bicchierini di alchermes misti a due cucchiai d'olio e spargere bene su tutta la superficie. Spolverare di zucchero semolato. Infornare a forno caldo. Lasciare cuocere per 40-50 minuti. Sfornare, lasciare raffreddare e disporre la schiaccia briaca sul piatto lasciando la carta dove è cotta. Si può dividere l'impasto in tre teglie da cm 22. |