Ricetta riportata da Virginia Prandi (1960), Cravanzana Questa salsa, bagna in piemontese, si presenta come una versione "moderna" dell'agliata. La ricetta è tratta da "Il grande libro della cucina albese" redatto dalla Famija Albèisa. La bagna d'infern può essere servita con delle verdure, sul pane, con la carne, con il formaggio e (perché no?) come la sua parente a base di noci, come condimento per la pasta. La Bagna d'infern deriva dall'antica Ajada, eliminandone le noci finemente macinate, la mollica di pane intrisa di latte o di panna, ma con l'aggiunta del peperoncino. [...] ingredienti - 12 spicchi d'aglio
- 12 acciughe [sotto sale]
- 4 pomodori o conserva in quantità corrispondente
- prezzemolo
- olio adeguatamente
- 1 peperoncino
- 1 noce di burro
Ridurre l'aglio e le acciughe pulite e diliscate in poltiglia. Prendere il tutto metterlo in un tegame di terracotta con abbondante olio e riscaldare (l'olio non deve assolutamente friggere, ma cuocere a fuoco lento e continuativamente) per 50-60 minuti. Aggiungere dei pomodori passati finemente o, in mancanza di questi dei pelati in scatola o la conserva casereccia. A parte tritare un mazzetto di prezzemolo con uno spagnolino [(il peperoncino)] ed addizionare nel tegame. Rimestare di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Dopo complessivi 90 minuti di cottura, togliere dal fuoco aggiungere una noce di burro, lasciarla sciogliere rimestando. La salsa è, a questo punto, immediatamente pronta per gli impieghi successivi. |