In tanti non saranno d'accordo sull'utilizzo della polenta bramata e della scorza di limone, d'accordo, è la mia versione. Una cosa però è certa, la ricetta è ottima ed è anche una delle poche dove troverete le mandorle non spellate. Spesso le ricette della sbrisolona prevedono che si spellino le mandorle e si tritino finemente ma, se andate a Mantova e comprate la torta tonda, intera, o rettangolare, a "taglio", ci troverete la pelle delle mandorle; ed è proprio questa che, insieme al fioretto, conferisce il gusto particolare della torta (che altrimenti ha un gusto troppo rotondo e dolce, banale). Per mangiarla si usano le mani, la torta non si taglia, si spezza e si gusta da sola o accompagnata da un vino dolce. per una tortiera di Ø 26 cm - 100 gr di mandorle con pelle tritate molto grossolanamente
- 100 gr di mandorle spellate tritate
- 220 gr di fioretto (farina di mais fine)
- 80 gr di farina di mais bramata
- 100 gr di farina
- 150 gr di zucchero
- 1 pizzico di sale
- la scorza di un limone grattugiata
- 180 gr di burro freddo tagliato a pezzetti
- 2 tuorli d'uovo
- 2 gocce di essenza di vaniglia
In una ciotola mescolare le mandorle, le farine, lo zucchero meno un cucchiaio, il sale e la scorza di limone. Unire il burro lavorando l'impasto con le dita e facendo attenzione a non scaldarlo. Aggiungere i tuorli e l'essenza di vaniglia e lavorare brevemente per ottenere un composto bricioloso. Versare le "briciole" in una tortiera di silicone, oppure di alluminio con il fondo coperto con carta forno, e premere leggermente con le mani per avere una superficie non troppo irregolare. Spolverare con lo zucchero tenuto da parte. Cuocere in forno ventilato preriscaldato a 180°C per 35-40 minuti. emilia onesti |