Sono una preparazione tipica della zona marina al confine fra la Toscana e la Liguria e si possono considerare la piadina della Lunigiana. Come la piadina infatti i panigacci si gustano appena fatti (con degli affettati o semplicemente con un filo d'olio e del formaggio) come spuntino di metà giornata o come antipasto, non a caso sono un classico delle sagre della zona. Molto simili ai panigacci sono i testaroli, il primo piatto della Lunigiana che gode di maggior fama. per 7-8 panigacci - 250 gr di farina "00"
- ½ lt di acqua
- sale
- olio extravergine di oliva
- 1/2 patata
Mescolare la farina, sale, acqua ed 1 cucchiaio di olio per ottenere una composto privo di grumi. Scaldare a fuoco medio una padella di ferro o di ghisa di Ø 18-20 cm ed ungerla con la mezza patata intinta nell'olio. Versarvi un ramaiolo scarso di pastella distribuendo il composto su tutta la superficie. Girare il panigaccio con una spatola e cuocerlo dall'altro lato. Impilare i panigacci via via che sono pronti e tenerli in caldo. Ricordarsi di ungere sempre la padella con la patata intinta nell'olio prima di cuocere un panigaccio. Servire ben caldi con salumi, oppure olio e scaglie di formaggio (pecorino o parmigiano), oppure ancora con un velo di pesto o di sugo di carne o di funghi. emilia onesti |