In questa versione le cipolle ripiene, a differenza delle siule piene del cuneese, sono cotte in piedi. Le indicazioni sono tratte dal volume Piemonte e Valle d'Aosta della "Guida Gastronomica d'Italia" di Felice Cùnsolo. In origine piatto di ricorrenza usato a Settimo Torinese per la festa dei «Corpi santi» l'ultima domenica di agosto, oggi diffuso in tutto il Piemonte con varianti più o meno sensibili. Qui è riportata la ricetta contenuta ne La cuciniera di città e di campagna [di Louis Eustache Audot]. «Pela sei grosse cipolle bionde, scottale nell'acqua bollente, passale nell'acqua fredda, incidile in testa asportando ad ognuna il cuore che triterai e mescolerai ai seguenti ingredienti: una mollica di pane bianco grossa quanto un pugno inzuppata nel latte e strizzata, due rossi d'uovo sodi, mezz'etto di formaggio grattugiato, cinque mandorle spellate e tritate minute, due chiodi di garofano e un pezzetto di cannella polverizzati, sale, pepe, due uova crude sbattute. Con questa farcia imbottisci le cipolle e mandale, ficcate strette all'impiedi in un tegame, al forno con fiocchetti di burro. Accompagnale con una salsa di pomodori». |