Come segnalato da Felice Cùnsolo nella sua "Guida gastronomica d'Italia : 1 Piemonte Valle d'Aosta", questa preparazione può essere considerata l'antenato dello zabaione, montato a crudo. Cercando maggiori informazioni sulla ricetta ho capito con piacere che altro non era che la merenda della mia infanzia, una preparazione che a casa mia non aveva nome. L'arsumà non si può considerare un vero e proprio dolce, non è adatto alla fine di un pasto ma è perfetto per rompere il digiuno nel pomeriggio o per una ricca colazione. per una persona - un uovo
- un cucchiaio o due di zucchero
- un pizzico di sale
- 1 dl di latte tiepido o 1 dl di vino rosso
In una ciotola sbattere l'uovo intero con un piccolo pizzico di sale e lo zucchero (più o meno a seconda della dimensione dell'uovo e della golosità) finché non forma il nastro. Sempre mescolando unire il latte tiepido e mangiare subito. La versione con il vino era cosa da grandi, non mi era mai stata offerta ma è veramente buona. Quando c'è più tempo a disposizione per preparare l'arsumà è possibile separare il tuorlo e l'albume e montarli separatamente, con lo zucchero il primo, con un pizzico di sale il secondo. Una volta montati si uniscono delicatamente e si aggiunge il latte (o il vino) mescolando dal basso verso l'alto per non smontare il lavoro fatto. emilia onesti |