Questa è la versione palermitana delle sarde a beccafico rielaborata da Claudio Nobbio e tratta dal suo libro "Cucina siciliana insolita". Nel testo le indicazioni sul modo di chiudere le sarde sono vaghe ma la foto è chiara: sono arrotolate, infilzate con uno spiedino e alternate con foglie di alloro (e fettine di limone come vezzo fotografico).
per 10 persone - 1,5 kg di sarde fresche, pulite e spinate a linguata
- 2 mazzetti di cipolle di scalogne [(6-7 scalogni)]
- 700 gr di pane grattato e tostato [(200 gr possono bastare)]
- 150 gr di zucchero
- 3 arance
- 3 limoni
- 160 gr di passolina [(uvetta)]
- 60 gr di pinoli
- 50 gr di foglie di alloro
- ½ bicchiere di aceto
- ¼ di litro di olio [extra vergine] d'oliva
- sale
In una padella fate maturare le cipolle con l'olio aggiungendovi la passolina [lavata], i pinoli e lo zucchero. Quando lo zucchero è caramellato, versate l'aceto, il succo di due arance e di due limoni. Rigirando lentamente il composto, aggiungete il pane grattugiato e tostato, un po' di sale, la buccia tritata di una arancia e un po' d'olio. Ora stendete le sardine irrorandole col succo dell'altro limone. Imbottitele col composto preparato prima, tenendo cura di modellarle bene. Ponete le sardine così preparate in una pirofila oleata e intercalatele con le foglie di alloro. Da ultimo spolverate le sardine con un po' di zucchero e irroratele con un po' d'olio. Passate tutto al forno [preriscaldato a 190°C] per 15 minuti circa. Le sardine risulteranno così ben dorate. Possono essere servite calde o fredde nella stessa pirofila di cottura, dopo aver guarnito con fette di arancia sul bordo. |