In una versione moderna, questa polenta non prevede il paiolo sul fuoco del camino; solo fornello di cucina, pentola e tanta pazienza. In origine la polenta veniva appunto preparata in un paiolo sospeso sopra il fuoco del camino e mescolata con il bastone di legno ma non è comune oggi avere un caminetto accogliente per questa preparazione. Il gusto ne risente perché quella nota affumicata data dal fuoco nel camino è perduta. Questa ricetta va bene anche per i paioli con la mescolatrice elettrica. per 4-6 persone come accompagnamento ad una pietanza - ½ kg di farina di mais bramata
- 2,5 lt di acqua
- sale grosso
Porre al fuoco l'acqua in una pentola capace, salare (la proporzione esatta è di 10 gr ogni litro d'acqua) e poco prima di raggiungere l'ebollizione versare la farina a pioggia mescolando con una frusta. Proseguire la cottura a fuoco basso mescolando con un mestolo resistente. Durante la cottura la polenta deve sbuffare di quando in quando, se non sbuffa mai, alzare la fiamma; se sbuffa troppo abbassarla. Tenere sempre pronta dell'acqua a bollore da aggiungere nel caso in cui la polenta avesse bollito troppo e diventasse troppo dura. Considerare comunque che via via che prosegue la cottura sarà sempre più faticoso mescolare. Dopo un'ora e un quarto la polenta dovrebbe staccarsi dalle pareti della pentola: è cotta. Versare subito la polenta su un grosso tagliere di legno, meglio se tondo e tagliarla con un filo resistente o con un coltello (meglio se di legno). Volendo è possibile utilizzare una miscela di farina bramata (a grana grossa) e di fioretto (finissima), in questo caso serve un po' meno acqua ed i tempi di cottura sono un po' più brevi. emilia onesti |