Le indicazioni per questa combinazione di fritto di carne sono tratte da "Civiltà della tavola contadina" di Leo Codacci. La carta gialla, ormai quasi caduta in disuso, è quella usata dai macellai: è molto decorativa ma in realtà è meno assorbente della carta per i fritti disponibile oggi. Un'altra carta che veniva usata per assorbire i grassi del fritto era quella blu usata per confezionare lo zucchero. - 200 gr di animelle
- 200 gr di cervello
- 1 coscio di coniglio
- ½ pollo piccolo
- 200 gr di bracioline di vitella
- 2 uova
- farina bianca
- pangrattato
- limone
- olio
- sale
Prima di tutto preparare in un'insalatiera le uova sbattute. Animelle e cervello: scottare e pelare, fare piccoli pezzi e passare nella farina. Bracioline fini di vitella: passarle nell'uovo. Procedere poi alle operazioni seguenti: dopo l'infarinatura passare i pezzetti di coniglio, di pollo, di animelle e cervello nell'uovo. Le bracioline, dopo che sono state passate nell'uovo, girarle nel pangrattato picchiettandole con le mani sopra un tagliere. In una grande padella portare a ebollizione parecchio olio d'oliva e, con gran velocità, passarci tutti i pezzetti dopo il trattamento già indicato. Fare attenzione che l'olio bolla lentamente, altrimenti il fritto non viene ben cotto dentro e biondo fuori. È meglio mettere i pezzi appena fritti via via su un foglio di carta «gialla» per far asciugare bene l'olio. Raccomandazione: le braciole vanno fritte per ultime e ricordarsi che non richiedono lo stesso tempo di cottura delle altre carni. Servire tutto caldissimo con spicchi di limone e con un contorno di insalata di campo. Volendo, e a parte, preparare delle patate fritte, dei fiori di zucca e altre verdure, sempre fritte. |