Della famiglia dei geli siciliani, quello più famoso è quello di cocomero, il gelu di mellone. Questo gelo è lo sviluppo del biancumanciari del libro "Lampedusa e Linosa ... anche a tavola" di cui è stata ridotta la quantità di amido e cambiati i profumi. L'originale è preparato con la scorza finemente grattugiata di limone e un cucchiaino di cannella in polvere ed è buonissimo. Questa ricetta è aromatizzata con la lavanda, un profumo provenzale che si sposa benissimo con il delicato equilibrio del gelo. per 6-8 persone - 80 gr di frumina (amido di frumento)
- 1 lt di latte
- 200 gr di zucchero
- 1 cucchiaino colmo di fiori di lavanda (mi raccomando non trattati, edibili)
Pesare la frumina e lo zucchero direttamente nella casseruola di cottura e stemperarli con il latte aggiungendolo poco alla volta e mescolando bene con una frusta piatta (che possa andare negli angoli della pentola). Porre i fiori di lavanda in un infusore chiuso o chiuderli in una garza fermata con uno spago e metterli nel latte. Porre al fuoco la casseruola e far prendere lentamente l'ebollizione mescolando con la frusta. È possibile anche arrivare rapidamente all'ebollizione ma i fiori di lavanda avranno meno tempo di diffondere il loro aroma nel latte. Far bollire per qualche istante e levare dal fuoco. Estrarre l'infusore con i fiori di lavanda e versare il gelo in uno stampo da budino. Far raffreddare e porre in frigorifero per almeno 2 ore prima di servire. L'autrice di "Lampedusa e Linosa ... anche a tavola" consiglia di decorare il biancumanciari con i diavolicchi, ossia le codette colorate. Se si prepara il gelo in stampini individuali, è possibile ridurre la quantità di amido a 70 gr. emilia onesti |