Il diavolo ha messo il fuoco per questa ricetta, la cottura più semplice che si possa immaginare per un pollo. Le indicazioni sono dal libro "Le ricette regionali italiane" di Anna Gosetti della Salda. Per un gusto più particolare strofinare il pollo con abbondante succo di limone prima di ungerlo. La gratella doppia, in mezzo alla quale schiacciare il pollo, è utilissima per questa cottura. per 4 persone - un pollo novello, circa kg. 1,200
- olio d'oliva
- sale
- pepe
Spennare il pollo, fiammeggiarlo, pulirlo e levare le interiora; lavarlo e asciugarlo. Tagliarlo sulla parte del petto e aprirlo a libro (se non si dispone di una griglia sufficientemente larga, tagliare il pollo a metà); posarlo sul tagliere e usando il batticarne appiattirlo bene senza però rompere le ossa. Mettere in un piatto fondo dell'olio di oliva, sale e pepe: mescolare bene, poi ungere il pollo da tutte le parti. Cuocerlo su una gratella a fuoco vivace, su brace di legna di quercia; il pollo deve risultare ben cotto e croccante. Se il pollo è novello mezz'ora di cottura sarà abbastanza. Se non è possibile questo tipo di cottura, mettere il pollo, ben unto, in una teglia unendo un rametto di rosmarino e cuocerlo in forno (170°) bagnando ogni tanto il volatile con un goccio di vino bianco. Disporre il pollo alla diavola sul piatto di portata, contornandolo con fettine di limone e accompagnandolo con una fresca insalata di stagione. Nota: questo piatto viene preparato, per tradizione, durante la Fiera dell'Impruneta che si svolge in primavera. In modo uguale al «pollo alla diavola» i toscani preparano anche i piccioni. |