Questa è una ricetta piemontese che per struttura e per ingredienti ricorda la soupe paisanne valdostana e la ben più famosa soupe à l'oignon francese. Le indicazioni vengono dal libro "Le ricette regionali italiane" di Anna Gosetti della Salda. per 4 persone - rape tenere (oppure un cavolo verza) kg 1
- pancetta magra (a fette) gr 100
- lardo gr 100
- due spicchi di aglio
- burro per friggere
- 8 fette di pane francese
- parmigiano grattugiato
- ottimo brodo: un litro abbondante
Tagliare la pancetta a listerelle e metterle nella pentola della minestra, unite il battuto di lardo e aglio, rosolare poi aggiungere le rape affettate (oppure la verza trinciata in grosse listerelle) e dopo averle lasciate insaporire versarvi sopra il brodo bollente. Cuocerle per circa mezz'ora. Nel frattempo friggere nel burro le fette di pane e poi metterne due o tre in una pirofila, versarvi sopra due mestolate di zuppa e cospargere con parmigiano; sistemarvi ancora delle fette di pane, altro brodo e formaggio, proseguendo così sino ad esaurimento degli ingredienti. Porre il recipiente in forno caldo (220°C) lasciando gratinare la zuppa per circa 20 minuti. Servirla subito, ben bollente. Nota: questa ottima e invernale zuppa (infatti le verze e le rape sono buone proprio quando è più freddo e la brina ha imbiancato l'intera campagna), è conosciuta anche col nome di «zuppa di rape». Comunque, ciò che maggiormente importa è che il brodo sia, come abbiamo già precisato nella ricetta, veramente ottimo. Quanto agli spicchi d'aglio, c'è anche chi raddoppia tranquillamente la dose e non ne risente, anzi gode di una zuppa ancor più saporita e campagnola. |