La stemperata o stimpirata è un modo di accomodare le carni cotte, solitamente il coniglio o la lepre. La versione con il coniglio bollito e poi disossato servito freddo a stimpirata, come la preparano alla Scuola di Arte Culinaria Cordon Bleu, è perfetta per l'estate. Pino Correnti nel suo "Diamante della grande cucina di Sicilia" ne propone una versione agrodolce, arricchita con uvetta, pinoli e pastinaca in cui la lepre (o coniglio) viene rosolata in olio e finita di cuocere con la stimpirata. Anche delle fette di pesce spada fritte sono ottime a stimpirata. La ricetta che segue è tratta dal libro "L'isola dei sapori" di Anna Pomar. A casa mia, in Toscana è vero, preparo la stimpirata senza carote e con tanta menta. La stemperata è un modo di condire le pietanze in uso nel ragusano. Spesso alle carote si aggiungono i peperoni e torsoli di carciofo già scottati. Ingredienti: - olive bianche snocciolate gr 200
- aglio 3 o 4 spicchi
- carote bollite gr 200
- capperi gr 100
- sedano un mazzetto [(3 o 4 coste)]
- menta qualche foglia
- aceto [bianco] un bicchiere
- olio
- sale
- pepe
Preparazione: Colorite in padella l'aglio a pezzetti e un po' alla volta aggiungete gli altri ingredienti, le olive snocciolate, i capperi, il sedano tritato, le carote bollite a pezzetti, qualche foglia di menta, sale e pepe. Lasciate insaporire, sfumate con l'aceto e lasciate sul fuoco a fiamma bassa ancora per una decina di minuti. I cibi a la stemperata si mangiano freddi. |