Ricetta rilasciata da Paola Barberis (1995), Alba. È la ricetta autentica di antica tradizione familiare albese. La ricetta è tratta da "Il grande libro della cucina albese" redatto dalla Famija Albèisa. Non è testata ma mi fido della signora Barberis! A parte il fatto che non è facile disporre del sangue fresco di maiale, almeno qui nel centro di Firenze, devo ammettere che da quando ho fatto indigestione di buristo (ormai più di vent'anni fa) non mangio più prodotti a base di sangue. Però, poiché si tratta di un piatto importante della cucina piemontese, non potevo omettere la ricetta per una mia debolezza ... formulazione per 6 persone - 600 gr di lasagne
- cipolla
- rosmarino
- prezzemolo
- 250 gr filoni [(schienali, il midollo spinale del vitello)]
- 250 gr di lacetto [(animelle)]
- 250 gr di pasta di salsiccia
- 50 gr di ghiandola di maiale [non pervenuta!]
- 1 litro di sangue di maiale
- 2 bicchieri di latte
- sale
- formaggio parmigiano
Mettere a soffriggere dolcemente in casseruola cipolla e rosmarino tritati finissimi. Quando la cipolla è quasi dorata aggiungere la salsiccia a bocconcini. A parte rosolare filoni, lacetti decorticati e ghiandola del maiale tagliati a tocchetti e si soffriggono fino a farli dorare. In pentola, a parte, far cuocere le lasagne fatte a mano in acqua giusta di sale. Colarle al dente e subito condire con le carni di cui sopra [e con il soffritto di cipolla], poi mettere il tutto dentro una casseruola che contenga il latte. Rimestare bene e aggiungere adagio il sangue passato al colino. A fuoco lento continuare a girare, lasciando appena cremare (ottenendo la colorazione testa di moro). Servirle calde con l'aggiunta di abbondante formaggio parmigiano grattugiato. NB il piatto di portata e quelli di consumo per i commensali, in questo caso, vanno preriscaldati. |